PIETRE E MARMO


Le pietre sono state il primo materiale utilizzato dall’uomo per le proprie costruzioni. Esistono da milioni di anni e posseggono straordinarie caratteristiche di resistenza, compattezza e durata. Tante sono le opere che testimoniano il loro utilizzo e la loro resistenza nel tempo e al tempo. Oggi, però vengono riscoperte oltre che per le loro caratteristiche di resistenza e durata, soprattutto per la loro grande capacità di conferire agli ambienti (sia interni, sia esterni) un aspetto naturale e, al contempo, gratificare gli occupanti con un equilibrio psicofisico che solo un materiale naturale riesce a regalare.

Un tempo l'edilizia impiegava la pietra per realizzare intere strutture abitative o monumentali, attualmente, questa pratica è caduta in disuso e al materiale naturale sono stati sostituiti il cemento e i mattoni. Ciononostante, il ricorso alla pietra come rivestimento di pareti tradizionale è uno sfizio che molti sono disposti a concedersi, proprio perché sicuri e soddisfatti dal risultato finale.

Oggigiorno, in particolar modo, la pietra (e con essa tutti i materiali naturali) acquista un valore inestimabile, poiché consente di vivere i locali domestici di città, come se si fosse immersi in un ambiente incontaminato: l'estetica naturale, ruvida e vellutata si pone in contrasto con gli ambienti contemporanei e artificiali.

Le pietre possono essere classificate in due grandi gruppi :

Le pietre naturali;

Le pietre artificiali.

 

Le pietre naturali si possono classificare in tre grandi gruppi

rocce magmatiche o ignee;

rocce sedimentarie;

rocce metamorfiche.


ROCCE MAGMATICHE O IGNEE

 

Le rocce magmatiche o ignee sono rocce formatesi in seguito alla cristallizzazione di un magma, dove il magma è una massa a temperatura elevata formata da un miscuglio di liquido, gas, cristalli. Le rocce magmatiche possono classificarsi a loro volta in: rocce Plutoniche e rocce Vulcaniche.

 

Le rocce magmatiche Plutoniche, sono rocce formatesi all’interno della crosta terrestre e possono trovarsi in superficie;

 

Le rocce magmatiche Vulcaniche, sono rocce formatesi sulla superficie terrestre; il magma è portato in superficie attraverso il fenomeno del vulcanismo (fuoriuscita di lava).

 

 



ROCCE SEDIMENTARIE

 

Sono rocce costituite da materiali (detti sedimenti) provenienti dalla disgregazione, attraverso processi di varia natura, di rocce preesistenti. La loro formazione avviene in quattro fasi, chiamate “ciclo sedimentario”:

 

I fase: alterazione delle rocce preesistenti sulla superficie terrestre con formazione di detriti solidi e di sostanze in soluzione.

 

II fase: trasporto del materiale detritico e di quello in soluzione ad opera dei fiumi, dei venti, dei ghiacciai, ecc.

 

III fase: deposizione (sedimentazione) del materiale in ambienti diversi (continentale, marino, ecc.). La sedimentazione avviene per strati successivi.

 

 

IV fase: formazione della roccia (litificazione dei sedimenti) dovuta alla pressione esercitata da altri sedimenti che si accumulano via via sopra di essi. I processi nel loro insieme prendono il nome di diagenesi (processi diagenetici)



ROCCE METAMORFICHE

 

Sono rocce che hanno subìto modificazioni nella composizione mineralogica o nella struttura e nella tessitura in seguito a mutamenti di temperatura e pressione (metamorfismo). Il metamorfismo avviene sempre in profondità nella crosta terrestre; le rocce possono venire in superficie in seguito a fenomeni orogenetici e geomorfologia.

Tutte le rocce (magmatiche, sedimentarie, metamorfiche) possono essere soggette al metamorfismo.

Per la realizzazione di un prodotto finito sono necessarie diversi fasi di lavorazione della materia prima. Si passa dall'estrazione della roccia dalla cava di estrazione, poi alla suddivisione in blocchi e alla suddivisione in basa alla forma e alle dimensioni. Una volta ottenuto il prodotto desiderato si passa alla fase di lavorazione finale, che consiste nell' applicare sul materiale il trattamento di finitura desiderato. Alcune lavorazioni superficiali del prodotto, oltre a determinare l'aspetto e la colorazione impartiscono anche prestazioni al prodotto finito come ad esempio la resistenza meccanica, la resistenza agli agenti esterni e l'isolamento acustico.



PIETRE ARTIFICIALI



Attraverso il calore e la miscelazione sapiente di particolari tipi di rocce, sono nati e si sono diffusi, nuovi materiali dalle caratteristiche eccezionali, chiamati pietre artificiali. Alla base delle pietre artificiali sta l’argilla, tipo di roccia sedimentario costituita principalmente da allumino-silicati. I principali tipi di pietre artificiali utilizzati oggi regolarmente come materiali nelle costruzioni o nella realizzazione di oggetti, sono:

I laterizi;

Le ceramiche.

 

Il laterizio è un prodotto in materiale ceramico a pasta porosa. Viene creato con argilla depurata, pressata in forme stabilite, asciugata e cotta in forni appositi. I laterizi si suddividono in:

Pieni;

Forati;

 

Per coperture.




LE CERAMICHE

La ceramica è un materiale molto duttile allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura.

Il colore del materiale ceramico varia, a seconda degli ossidi contenuti nelle argille per esempio: ossidi di ferro danno una colorazione da giallo a arancio a rosso a bruno; ossidi di titanio da bianco a giallo. Può essere smaltata e decorata. La ceramica è solitamente composta da diversi materiali: argille, feldspati (di sodio, di potassio o di entrambi), sabbia silicea, ossidi di ferro, allumina e quarzo.

Le ceramiche si dividono in:

Ceramiche a pasta compatta;

 

Ceramiche a pasta porosa.

Tra le ceramiche a pasta compatta troviamo i gres e le porcellane. Hanno una bassissima porosità e buone doti di impermeabilità ai gas e ai liquidi per effetto della saldatura delle particelle, ottenuta elevando la temperatura di cottura al punto di reificazione. Non si lasciano scalfire neanche da una punta d’ acciaio.

Tra le ceramiche a pasta porosa troviamo ad esempio le terraglie, le maioliche e le terracotte. Hanno pasta tenera e assorbente, più facilmente scalfibile.  

 


LAVORAZIONE

Il ciclo produttivo della ceramica prevede vari passaggi, a seconda del risultato che si vuole ottenere e a seconda del tipo di lavorazione (artigianale o industriale).

LAVORAZIONE ARTIGIANALE

Per questa lavorazione si parte dalla stagionatura in quanto l’argilla non può essere direttamente utilizzata nel suo stato naturale, ma deve essere ripulita dalle impurità. successivamente viene sciolta in acqua per la lavatura e una ulteriore depurazione per eliminare le residue impurità. a questo punto si procede a impastare l’argilla in modo da eliminare eventuali bolle d’aria e renderla compatta. Dopo di ciò si procede a dare una forma all’argilla. Questa può essere data con diverse tecniche: a mano libera, a colombino (si realizzano dei cilindri che si arrotolano gli uni sopra gli altri, poi si uniscono fra di loro e si lisciano), a lastre, al tornio, per mezzo di stampi. I manufatti in qualunque modo vengano realizzati devono essere prima essiccati all’aria aperta, in modo da fissare la forma dell’oggetto. L' ultima fase è la cottura che avviene in appositi forni a temperature elevate (oltre i 1000°C fino ai 1500°C). Una volta completato tutto il processo di lavorazione l'argilla può essere smaltata e decorata.

LAVORAZIONE INDUSTRIALE

Nella lavorazione industriale i processi di produzione somigliano a quelli della produzione artigianale. Vi sono solo due differenze che riguardano la fase di cottura, ovvero la monocottura e la bicottura.

 

Nella monocottura la materia prima viene cotta una sola volta dopo che il pezzo è stato essiccato e smaltato. Nella bicottura la colorazione del prodotto avviene durante la seconda cottura.